Commodities, non solo oro, petrolio e grano

Quando si parla di commodities e di investimenti in materie prime è inevitabile pensare subito a oro, petrolio e grano. Ma non esistono solo queste e non sono solo metalli preziosi, cereali e greggio a salire di prezzo.

Il cacao ad esempio: nel primo trimestre del 2008 il consumo è aumentato del 4,7% e la quotazione ha raggiunto valori da record. Il cacao fa parte dei coloniali, con caffè, cotone e zucchero, quotati al NYBOT (New York Board of Trade). Il cacao in particolare da inizio anno ha subito un rialzo del 20% fino a toccare a febbraio il nuovo record storico di 2.467 dollari a tonnellata.

Le previsioni per il resto del 2008 sono di maggiore stabilità, ma i rialzi sono sempre dietro l’angolo. Per investire sul cacao esistono certificati che permettono di replicare l’andamento del sottostante (Abn Amro ad esempio) ma un rischio va calcolato: il rischio di cambio perchè i future sul cacao sono calcolati in sterline.


Investimenti dolci non solo con il cacao, ma anche con lo zucchero, altro coloniale, spinto vero l’alto anche a causa dei biocarburanti. Perchè lo zucchero così come i cereali è uno degli ingredienti dei combustibili: in Brasile esistono enormi coltivazioni di zucchero destinate alla produzione di etanolo.

Ma non solo coloniali: il riso è rimasto un po’ in sordina rispetto alle altre commodities, ma il trend è rialzista: i paesi produttori hanno infatti scelto di tagliare le quote di vendita per mantenersi una riserva. Il prezzo del riso negli ultimi 12 mesi è raddoppiato e visto il grande consumo che se ne fa a livello mondiale la domanda non può che essere superiore all’offerta.

Tra le materie prime i beni alimentari non possono essere intaccati da una recessione, nessuno smetterà mai di mangiare il riso, usare lo zucchero o consolarsi con il cioccolato!